Il volo della speranza dalla Sicilia alla Toscana con tanti disagi e la compagnia aerea non vuole risarcire

Scritto da on 7 Gennaio 2020

Riceviamo e pubblichiamo

Il “volo della speranza” grazie a Vueling
La storia di 120 passeggeri che dalla Sicilia, dopo le feste, volevano tornare in Toscana ma hanno dovuto
affrontare disagi grazie alla disorganizzazione della compagnia aerea.

5 gennaio 2020.
In viaggio verso l’Aeroporto di Catania Fontanarossa, alle ore 10.30, abbiamo ricevuto tramite sms da Vuelig la notifica di dirottamento del volo (VY6864 delle ore 14.00 direzione Firenze) su un altro aeroporto (non specificato).

In aeroporto nessuno ha saputo darci informazioni chiare, se non che la partenza era prevista alle ore 17.45 con destinazione Roma Fiumicino, dove ci avrebbero atteso gli autobus che ci avrebbero portato alla nostra destinazione finale, l’Aeroporto di Firenze Peretola. Motivo “condizioni meteo avverse”.
Alla nostra richiesta di avere dei buoni pasto, che ci spettano di diritto, ci è stato detto che la compagnia
non aveva dato autorizzazione poiché dovevano passare le due ore effettive di ritardo del volo.

 

Verso le 17.00 (dopo diverse ore di attesa ignari di tutto quello che poi ci sarebbe successo), siamo stati
chiamati per avere informazioni sul volo e per ricevere i buoni pasto, che ci permettevano di acquistare un panino ed una bottiglietta di acqua. Con un ulteriore sms ci è stata data la possibilità di rinunciare al volo, per poter partire con un volo successivo anche se tutti i voli, sino al giorno 11/01 erano pieni.

Alle 17.30 circa il nostro aereo, che avrebbe dovuto fare la tratta Roma-Catania non era ancora partito,
accumulando ulteriore ritardo Nel frattempo, le condizioni metereologiche di Firenze erano migliorate, infatti la maggior parte dei voli hanno raggiunto la destinazione o dirottati su scali più vicini (Pisa o Bologna), ma un’assistente aeroportuale ci ha riferito che noi non saremmo potuti atterrare a Firenze in quanto il nostro velivolo era stato cambiato con uno più grande che non aveva il permesso di atterrare all’aeroporto di Peretola.

 

In realtà, abbiamo viaggiato su un Airbus A320, autorizzato all’atterraggio a Firenze.
Sull’aereo si sono riscontrate ulteriori problematiche, in quanto risultavano più passeggeri che avevano
acquistato il posto “Space”, non avendo poi potuto usufruire del posto assegnato.
Partiti alle ore 19.40 e arrivati a Roma Fiumicino alle ore 20.48, un operatore ci ha dato l’indicazione di
recarci presso i banchi Check-in dove “i dipendenti Vueling stavano lavorando per noi” per darci
informazioni sugli autobus. Al nostro arrivo i banchi di accettazione erano tutti chiusi, tranne uno poco
visibile, dove due dipendenti stavano aspettando il nostro arrivo per chiamare l’agenzia di autobus.
Dopo ore ed ore di attesa all’aeroporto di Catania, una volta scesi a Roma siamo stati costretti come degli
“ostaggi” ad un‘ulteriore attesa con arrivo degli autobus alle ore 22.30.

Partiti alle 23.00, siamo arrivati a Firenze Peretola alle 02.15, il tutto con l’aggiunta di disagi ulteriori nel
raggiungere la propria destinazione finale per mancanza di taxi e di mezzi pubblici data l’ora tarda.
Secondo i diritti del passeggero, In caso di ritardo superiore alle cinque ore, il passeggero potrà richiedere
entro 7 giorni il rimborso del prezzo della o delle parti di viaggio non effettuate e della o delle parti di
viaggio già effettuate se il volo in questione è divenuto inutile rispetto al programma di viaggio iniziale,
nonché, se del caso, un volo di ritorno verso il punto di partenza iniziale.

Inoltre, In conformità con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), i passeggeri potranno invocare il diritto a un risarcimento economico nelle quantità di cui al Regolamento CE 261/04 qualora subiscano una perdita di tempo pari o superiore a tre ore, ovvero quando giungano alla destinazione finale con tre o più ore di ritardo. Il vettore aereo responsabile del volo è sollevato dall’obbligo di elargire una compensazione se può dimostrare che il ritardo è dovuto a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso.

A. 250 €* per tratte aeree inferiori o pari a 1500 km
B. 400 €* per tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 km e tutte le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km .
C. Tutte le altre tratte aeree che non rientrano nelle lettere A) o B) 600€*
Quindi, abbiamo diritto ad un risarcimento con compensazione pecuniaria per il disagio causato, cosa che la compagnia ha negato.

I passeggeri Danneggiati

 

 


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