Coronavirus, l’allarme del Copasir: “L’Italia bersaglio di fake news virali”

Scritto da on 28 Maggio 2020

Coronavirus, l’allarme del Copasir: “L’Italia bersaglio di fake news virali”

Coronavirus, l'allarme del Copasir: "L'Italia bersaglio di fake news virali"

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica prende atto dell’approfondimento svolto dall’onorevole Borghi (Pd) ed esprime preoccupazione sull’utilizzo di tecniche per rendere virali le notizie. Soprattutto la pandemia Covid-19, si legge in una nota, e’ stata al centro di una diffusa attività di disinformazione on line, nella quale si sono inseriti moltissimi soggetti (think tank, stakeholder, professionisti della comunicazione, speculatori e gruppi industriali) che intendono manipolare il dibattito politico interno, influenzare gli equilibri geo-politici internazionali, incitare al sovvertimento dell’ordine sociale e destabilizzare l’opinione pubblica in merito alla diffusione del contagio e alle misure di prevenzione e di cura.

Profili fake, rilancio di post Facebook, siti esteri che diffondono in modo coordinato su numerose piattaforme e account con notizie fuorvianti, sono solo alcune delle forme dei fenomeni di disinformazione riconducibili al mondo del web, volti a creare sovraccarico informativo sull’individuazione dei vaccini, i rimedi terapeutici e gli strumenti diagnostici efficaci a fronte del contagio da Covid-19.

L’attività, prosegue il Copasir, si inquadra in un contesto geopolitico nel quale il Coronavirus rappresenta il palcoscenico perfetto che alcuni regimi autocratici aspettavano per mostrare una supposta – e non provata – maggiore efficienza e capacità, rispetto alle democrazie occidentali.

Ad analizzare la modalità dell’azione di disinformazione anche l’ European External Action Service (agenzia diplomatica della Ue) che ha registrato la diffusione di fake news in inglese, spagnolo, tedesco e francese allo scopo di alimentare il panico e creare un clima di sfiducia ostacolando la comunicazione ufficiale europea di risposta alla crisi epidemiologica.

In tale contesto, le relazioni internazionali possono risentire anche dell’azione di una pluralità di attori che tendono a supportare o screditare una certa tesi o Paese non solo attraverso la disinformazione, ma spesso con la diffusione di messaggi fuorvianti, decontestualizzati o parziali, che raggiungono il pubblico globale. Approfittando della estrema sensibilità dell’opinione pubblica sul tema, si tende a fomentare polemiche contro l’Unione europea e i Paesi dell’Alleanza euro-atlantica.

Fonte: MashableItalia


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