Enzo Salvi in lacrime: “Fly mi chiama papà. Contro di lui violenza inaudita. Ho pensato fosse morto”

Scritto da on 1 Luglio 2020

Enzo Salvi in lacrime: “Fly mi chiama papà. Contro di lui violenza inaudita. Ho pensato fosse morto”

L’attore è tornato sulle dinamiche dell’aggressione subita lui e dal suo pappagallo ad Ostia: “Sono ancora provato e sofferente.

Sotto choc.  Stavo facendo volare il mio pappagallo come faccio ogni mattina. Sono vicepresidente di una associazione in cui insegniamo il volo libero ai pappagalli. Il mio è un grande campione, si chiama Fly, ha una voglia di volare che fa venire i brividi. Ero alle spalle del cimitero di Ostia Antica, dove c’è una distesa di prati infinita, un posto isolato, che sembra un paradiso terrestre. Durante l’ultimo volo, si è avvicinato a me, è rientrato dal volo, si è posizionato su un palo e ha iniziato a chiamarmi, lui mi chiama ‘papà‘, lo fa quando vuole avvertirmi che sta tornando da me. Proprio mentre urlava ‘papà’ dal nulla è venuta fuori una persona che ha iniziato a prenderlo a sassate. L’ho supplicato di fermarsi, lui non mi ha ascoltato, ha continuato a prendere a sassate il pappagallo e l’ultima pietra che ha tirato lo ha centrato in pieno viso. Fly è caduto rovinosamente a terra. Sono corso, ero a un centinaio di metri di distanza, ho preso in braccio il pappagallo, mi sono cedute le gambe, pensavo che il pappagallo fosse morto, era immobile, con la testa a penzoloni, esanime”.

Salvi è ancora molto scosso: “Non ho mai visto tanta violenza gratuita. E ingiustificata. Mi è caduto il mondo addosso in quel momento ero scioccato, e lo sono ancora. Quando sono rimasto con il pappagallo in mano, urlando e piangendo come un disperato perché secondo me era morto, questa persona ha aggredito anche me, da dietro. Mi ha dato due calci sulla schiena. Poi ha dato due schiaffi anche all’amico che era con me e si è dileguato in aperta campagna. Siamo riusciti a fargli una foto, ho chiamato immediatamente i carabinieri”.

Sulle condizioni di salute del pappagallo: “Fly ha una brutta frattura cranica, dovuta all’impatto della pietra che l’ha raggiunto in pieno volto e dalla caduta che ha fatto, da sei metri di altezza. La situazione non è delle più semplici. Va tenuto sotto controllo, stiamo iniziando una terapia particolare. Speriamo bene”.

L’aggressore è stato preso dai carabinieri: “Lui portato in stazione ha detto di aver preso a sassate il pappagallo perché ha sentito parlare dall’alto del palo, si è messo paura e l’ha preso a sassate. Si è difeso così. E’ inutile commentare, perché è veramente una cosa inaudita. E’ stato denunciato a piede libero, questo mi fa molto male. Speriamo venga fatta giustizia”.

Fonte: HuffPost

 


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