La dedica di Renato Zero a Ennio Morricone, una poesia in romanesco per la scomparsa del Maestro

Scritto da on 8 Luglio 2020

La dedica di Renato Zero a Ennio Morricone, una poesia in romanesco per la scomparsa del Maestro

Arriva anche la dedica di Renato Zero per il Maestro Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio

Arriva la dedica di Renato Zero a Ennio Morricone, a poche ore dalla scomparsa del Maestro che ha rivoluzionato il connubio tra cinema e musica. Il cantautore romano ha voluto affidare alcuni versi ai suoi canali social, intercettati ogni giorno da numerosissimi fan.

Renato Zero si è posto come allievo di Morricone ma era anche suo amico. Indimenticabile il saluto a sorpresa al SeiZero, evento che il Re dei Sorcini aveva organizzato per il suo 60° compleanno, ma anche la collaborazione in Pura Luce, brano inserito in La Curva Dell’Angelo del 2001 e musicata proprio dal Maestro.

Ennio Morricone è scomparso nelle prime ore del 6 luglio a seguito di alcune complicazioni respiratorie conseguenti alla recente operazione al femore, fratturato dopo una brutta caduta. I funerali si sono già svolti in forma privata alla presenza di pochi intimi. La colonna sonora è quella di Mission, per la quale è arrivato a un soffio dal Premio Oscar.

Il Maestro si è congedato dal mondo terreno attraverso un necrologio che ha scritto di suo pugno, diffuso dal suo legale e amico a poche ore dalla scomparsa. I saluti sono per la sua famiglia e per Peppuccio – Giuseppe Tornatore – che ha ispirato alcune delle colonne sonora più belle della sua lunga carriera artistica.

Renato Zero ha voluto invece salutarlo con il ricordo di Roma, della loro Roma, quella che li ha legati nell’amicizia e nel lavoro. Il genio di Ennio Morricone ci lascia dopo 60 anni di musica, quella che rimarrà eterna.

Ennio che nun sei artro.
Che artro qui nun ce serve…
Pe dì che abbasti ar monno.
Che tu servi alla gente.
Je smovi l’interiora.
Je scombussoli er core.
Li fai senti importanti.
Je scateni l’amore…
Ennio che nun s’arresta
Ch’è ‘n fiume sempre in piena.
So partiture scritte
da un’anima assai pura
Tu fijo de na Roma
che soffre ma non trema
Spavalda e compagnona
tra un vaffa e ‘na preghiera.
Ennio che nun te pieghi
Che non te fai fregà
Perché hai avuto in dote
er genio e la sincerità!

Fonte: Optimagazine.com

 


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