RIFIUTI, LOREFICE (M5S): “GELA NON DEVE DIVENTARE DISCARICA DI SICILIA”
Scritto da Alberto Barcellona on 28 Maggio 2021

Siamo pronti ad alzare le barricate”. A dichiararlo è il senatore del M5S Pietro Lorefice, componente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
“È attesa nei prossimi giorni la decisione del Comitato tecnico specialistico sul progetto di ampliamento della discarica di Timpazzo su cui la Regione ha stanziato 15 milioni di euro, mentre la SRR4 non ha ancora ottemperato alle prescrizioni AIA legate al progetto della vasca E (quella sottoposta ad ampliamento) del 2013 e nel decreto autorizzativo per l’ampliamento. La Regione, che dovrebbe controllare le ottemperanze, concede piuttosto altri sei mesi di tempo autorizzandoli ad iniziare i lavori”.
“L’Isola intera piange un problema gravissimo nella gestione dei rifiuti, aggravato recentemente dalla situazione della discarica di Lentini. Ma la soluzione non può essere quella di continuare a devastare un territorio già martoriato da decenni con l’ampliamento della discarica di Timpazzo, così, allo stesso modo, nemmeno quella di condannare la Sicilia e i siciliani a dover moltiplicare i costi per trasferire i rifiuti fuori regione”. “La verità è sotto gli occhi di tutti” continua il senatore Lorefice. “L’incapacità di programmare una gestione ordinaria dei rifiuti, coerente con i nuovi orientamenti e direttive europee sull’economia circolare, già recepite dal governo Conte II, sta condannando e penalizzando quelle aree in cerca di riscatto, dopo anni di inquinamento forsennato. Constatato il totale fallimento delle scelte politiche portate avanti da parte della giunta Musumeci, un fallimento che ben presto potrebbe mostrare pesanti ricadute nel territorio gelese, non c’è tempo da perdere: bisogna confrontarsi al più presto, tra tutti gli attori coinvolti, per tracciare una proposta sensata prima che sia troppo tardi e che la stessa Regione cali dall’alto scelte che potrebbero rivelarsi disastrose” conclude Lorefice