Facebook dichiara guerra ai post estremisti

Scritto da on 6 Luglio 2021

Facebook ha cominciato ad inviare ad alcuni utenti negli Stati Uniti un box entro cui indicare, in forma anonima, se un loro contatto mostra segni di ‘estremismo’. Un avviso che arriverebbe dopo che un iscritto ha, consapevolmente o meno, visto passare sulla sua bacheca un post di natura estremista, in ogni sua forma.

Come spiegato alla Cnn da Andy Stone, un portavoce di Facebook, la novità fa parte della ‘Redirect Initiative’, con cui la società promuove organizzazioni contro l’estremismo e a sostegno di persone bloccate in attività del genere. Oltre a chiedere di riportare contenuti contro le policy, Facebook indica infatti agli utenti risorse e organizzazioni che aiutano a lasciare i gruppi estremisti. Tra queste c’è Life After Hate che, come spiega il nome stesso, vuole combattere l’odio in rete.

“Questo test fa parte del nostro impegno per studiare vari modi con cui fornire supporto alle persone in difficoltà su Facebook, coinvolte o esposte a contenuti estremisti, o legate a qualcuno che è a rischio – ha detto Stone – stiamo collaborando con ong ed esperti accademici in questo campo e speriamo di avere maggiori opzioni da condividere in futuro”. Negli ultimi anni, Facebook è stata oggetto di un attento esame da parte della critica per non aver intrapreso azioni sufficienti per ridurre i contenuti estremisti sulla piattaforma. Nel 2020, ad esempio, la società è stata accusata di non aver chiuso la pagina di un gruppo di miliziani che esortava i cittadini armati a scendere nelle strade di Kenosha, nel Wisconsin. Il gruppo guidato da Zuckerberg ha lavorato costantemente per fermare il flusso di disinformazione e teorie cospirative anche se a inizio anno, il consiglio di sorveglianza indipendente di Facebook ha esortato a indagare internamente sul ruolo svolto dal social nell’insurrezione del 6 gennaio a Capitol Hill.


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