Serradifalco: botte, umiliazioni e abusi nella «casa degli orrori»

Scritto da on 29 Luglio 2021

Serradifalco –In quella casa degli orrori si sarebbe vissuto nell’inferno. Con ospiti picchiati, umiliati, malnutriti e un’anziana sarebbe stata pure costretta a subire violenze sessuali. Gli stessi ospiti sono stati ricollocati, d’intesa con l’Asp di Caltanissetta, in altre strutture.

Tutto è stato documentato dalle telecamere spia dei carabinieri. In particolare del Nas di Ragusa, del comando provinciale di Caltanissetta che hanno curato l’inchiesta ribattezza «Bad Caregiver».

Che ha fatto scattare tre misure cautelari, di cui una in carcere a carico di un operatore, Vincenzo Biundo, 54 anni di Gela;  due agli arresti domiciliari, ossia il gestore delle strutture Rocco Giovanni Scordio, 49 anni di Gela  e una operatrice Rosa Anna Milazzo, 51 anni di Serradifalco, e due misure interdittive dalla professione per un anno per altri due dipendenti, di Giuseppe Milazzo, 24 anni di Serradifalco e Santa Martino, 75 anni di Serradifalco. Su un sesto indagato non pende alcuna misura.

Parallelamente è stato anche disposto il sequestro della struttura socio assistenziale per disabili psichici di Serradifalco e quote societarie della cooperativa che gestiva.

A carico dei sei sono state ipotizzati i reati, a vario titolo, di concorso nel reato continuato di violenza sessuale aggravata – per il solo finito in carcere – maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione di infermiere.

Le indagini avrebbero accertato diversi casi di maltrattamento, con tanto di botte, nei confronti dei disabili. Spesso sarebbero state utilizzate sedie o bastoni, altre volte presi a schiaffi e pugni. Gli ospiti sarebbero stati  tartassati con ingiurie, abbandonati, malnutriti e alimentati soltanto con riso o con pane raffermo, ammollato in acqua o nel latte, peraltro pure recuperato dagli scarti dei panifici della zona.

E le telecamere spia dei carabinieri hanno registrato una serie di episodi gravissimi. Torture, sostanzialmente, ai danni degli stessi anziani. Emblematico l’accanimento contro un uomo non vedente. Scene ed episodi da rabbrividire.

E, per finire, anche violenze sessuale su una donna settantenne da parte di un operatore, lo stesso che è stato arrestato e al quale sono state contestate le ipotesi di abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica, per aver somministrato, benché sprovvisto di specifico titolo professionale, medicinali agli ospiti a lui affidati.

C’è questo e altro nell’ordinanza chiesta dalla procura nissena – che aveva sollecitato l’arresto per tutti – e firmata dal gip di Caltanissetta, Gigi Omar Modica.


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