Miguel Bosé: “I miei genitori erano dei mostri”

Scritto da on 11 Novembre 2021

“Il problema che aveva Miguelito era quello di sopravvivere tutti i giorni a quei due mostri che così tanta ombra ed eclisse causavano”: lo ha detto il cantante Miguel Bosé in riferimento al tumultuoso rapporto con i suoi defunti genitori, il torero Luis Miguel Dominguín e l’attrice italiana Lucia Bosé, in dichiarazioni raccolte dall’agenzia di stampa Efe. Affermazioni espresse in un incontro con media iberici, nel giorno della presentazione in Spagna della sua biografia ‘El hijo del Capitán Trueno’ (Espasa): un libro di memorie con il quale l’artista — negli ultimi mesi resosi protagonista per frasi negazioniste sul coronavirus — rievoca diversi momenti della sua infanzia e gioventù, segnate dalle contraddizioni che sentiva di vivere con il padre e la madre, figure di successo che suscitavano in lui anche “grande ammirazione”. In particolare, Bosé ha raccontato le difficoltà maturate nel rapporto con suo padre. In un passaggio dell’autobiografia, ad esempio, Bosé racconta che Dominguín era preoccupato dalla possibilità che il figlio fosse gay, dopo che gli era stato riferito che Miguel amava dedicare molto tempo alla lettura.
“Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che io leggessi molto. ‘Che il bimbo sarà gay, Lucia! Di sicuro!”, racconta il cantante.
“Mio padre voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un ‘macho’, un cacciatore, un donnaiolo”, ha affermato Bosé all’Efe. “Io ero di carattere più lombardo, più sensibile”, ha aggiunto. Poi, le cose sono cambiate: “L’ho perdonato”. Il cantante ha anche detto di non voler parlare delle sue precedenti dichiarazioni sulla pandemia.


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