Carmen Russo omaggia Raffaella Carrà con Tuca Tuca Remix
Scritto da Alberto Barcellona on 9 Giugno 2022
Carmen Russo omaggia Raffaella Carrà con Tuca Tuca Remix, in uscita il 10 giugno per l’etichetta Clodio Music. Era un’Italia molto diversa quella del 1971, data in cui durante Canzonissima, Raffaella Carrà con la complicità di Enzo Paolo Turchi, rivoluzionarono letteralmente il sabato sera televisivo e magnetizzarono l’Italia intera con il Tuca Tuca. Da quel momento vennero infranti molti tabù e il Tuca Tuca di Raffella Carrà e Enzo Paolo Turchi entrò nell’immaginario collettivo nazional popolare. Ora quel fascino sensuale, divertente e divertito, rivive in chiave remix interpretato da Carmen Russo.
Amica, ammiratrice, complice di Raffaella; la showgirl rivitalizza il tormentone apparso per la prima volta in bianco e nero, e rende omaggio a una artista indimenticabile. Il Tuca Tuca nasce da Gianni Boncompagni, autentico pigmalione di Raffaella Carrà, e Franco Pisano; scandalizzò l’Italia per il suo ballo ammiccante e allusivo, interpretato per la prima volta da Enzo Paolo Turchi.
“Sono sempre stata una grande ammiratrice di Raffaella Carrà – dichiara Carmen Russo -. Ho avuto il piacere di conoscerla grazie ad Enzo Paolo e proprio per questo, abbiamo deciso di farle questo omaggio insieme. Lei è il mio idolo, è la donna della televisione, forte, emancipata, colei che è riuscita ad andare oltre il suo essere donna, fino a diventare una star internazionale. Poter omaggiare la regina della televisione italiana mi lusinga e ci coinvolge emotivamente tutti. L’idea di fare un Tuca Tuca Remix, nel rispetto dell’originale, è per me un grande onore. Spero che questo revival in chiave disco diventi virale e che tutti i giovanissimi possano condividere la magia delle mosse e note del Tuca Tuca.” Non poteva mancare un videoclip, in uscita il 16 giugno, con Enzo Paolo Turchi coprotagonista e regista. Il ballerino e coreografo accompagna Carmen Russo in scenette davanti ad alcuni dei monumenti più rappresentativi della nostra penisola, riproponendo le mosse del Tuca Tuca. Lo scenario è quello dell’Italia in Miniatura, dove nel 1978 la Raffa nazionale cantava la sigla di “Ma che Sera”. Un omaggio nell’omaggio.