«Casa di riposo lager» a Serradifalco, chieste due condanne  

Scritto da on 20 Giugno 2022

Per la procura sono colpevoli e vanno condannati. Così per due operatori della presunta casa di riposo lager di Serradifalco, finiti al centro di un’indagine dei carabinieri.

La richiesta più severa è stata avanzata nei confronti del cinquantacinquenne gelese, Vincenzo Biundo, che rischia adesso 15 anni di reclusione.

Tanti ne ha chiesti per lui il pubblico ministero per le ipotesi di di violenza sessuale aggravata, abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica.

È di 7 anni di carcere, invece, la proposta di pena nei confronti di un’altra operatrice della struttura, la cinquantunenne di Serradifalco, Rosa Anna Milazzo.

Su lei pendono le accuse di maltrattamenti, abbandono d’incapaci ed esercizio abusivo della professione d’infermiere.

Entrambi gli imputati – assistiti dagli avvocati Carmelo Tuccio e Amedeo Aquilino – hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato e sono adesso al cospetto del gip di Caltanissetta, Emanuela Carrabotta.

Due ospiti delle case di riposo – assistiti dagli avvocati Ivan Angelo Bellanti e Flavio Sinatra – sono costituiti parti civili.

Secondo la tesi accusatoria, alla «Francesco Lio» e la «Giovanni Iacono», che accoglievano anziani con problemi psichici, oltre che a condizioni generali precarie, gli ospiti sarebbero stati maltrattati, intimiditi e presi pure a botte.

Cinque in tutto i coinvolti nell’inchiesta, tre sono gli operatori – uno di loro ha già patteggiato – mentre i due amministratori hanno preferito la via dell’ordinario.


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