Nelle case degli italiani ci sono più schermi che persone

Scritto da on 20 Dicembre 2022

Computer, smart tv, smartphone sono le uniche spese che sono cresciute dal 2008, prima e dopo la pandemia. Nelle case degli italiani ci sono più schermi che persone – cinque per famiglia – ed è boom dei dispositivi connessi a internet, saliti a 93 milioni ben 17 milioni in più rispetto a cinque anni fa. Il quinto rapporto Auditel-Censis sulla transizione digitale descrive un Paese che grazie alle televisione e alla banda larga corre verso la modernità. Ma il salto sarà completo, si rileva nel rapporto, se si sfrutterà al meglio l’opportunità del Pnrr per recuperare le sacche di esclusione digitale.   Studio, lavoro, sport, intrattenimento, relazioni, acquisti, rapporti con le banche e con la pubblica amministrazione: non c’è settore della vita sociale che non sia entrato a pieno titolo nel digitale. Snocciolando i dati del rapporto Auditel Censis emerge, come detto,  che più soldi spesi per la comunicazione significano anche più schermi nelle case degli italiani: Auditel ne censisce 120 milioni, con una media di 5 schermi per famiglia. Se si considera che il numero medio di componenti di un nucleo famigliare è di 2,5 persone, significa che oggi in molte case ci sono più schermi che individui. Non basta.  La ricerca di base Auditel registra 93 milioni e 200.000 dispositivi connessi ad internet all’interno delle abitazioni. Nel 2017 erano poco meno di 74 milioni. In cinque anni ci sono circa 20 milioni di device connessi in più.  Sempre nel 2017, i televisori presenti nelle case degli italiani erano 42 milioni e 700.000 e le Connected TV (Smart TV o TV connesse con dispositivi esterni) erano 5 milioni e 400.000.


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