Policlinico universitario a Caltanissetta, la ricostruzione del consigliere comunale Turturici
Scritto da Michele Bruccheri on 11 Maggio 2025
“Ricordo a tutti che è da un anno che siamo senza presidente del Consorzio Universitario. In questo modo, come possiamo fare a migliorare l’offerta formativa universitaria a Caltanissetta? Siamo stanchi”, scrive
“Negli ultimi anni, la città di Caltanissetta ha messo in atto diverse iniziative per rivendicare con forza la realizzazione del quarto Policlinico universitario siciliano sul proprio territorio. La mobilitazione è partita dal basso, coinvolgendo attivamente studenti delle scuole superiori, cittadini, professionisti sanitari e amministratori locali, che hanno espresso la volontà condivisa di valorizzare l’ospedale già esistente e il corso di laurea in Medicina e Chirurgia attivo presso il presidio ospedaliero cittadino”.
A scriverlo in una lunga nota stampa inviata alla nostra redazione è il consigliere comunale di Caltanissetta, Armando Turturici.
“Uno dei momenti più significativi è stato rappresentato da una grande manifestazione pubblica, organizzata nel cuore della città, alla quale hanno preso parte migliaia di persone. Questa iniziativa ha avuto un forte impatto simbolico e mediatico, attirando l’attenzione regionale sul tema e dando voce alla richiesta di equità territoriale nell’ambito della sanità e della formazione universitaria”, ricorda l’esponente politico nisseno.
Successivamente, il dibattito si è spostato anche sul piano istituzionale, con incontri pubblici, lettere aperte e prese di posizione da parte di rappresentanze varie, che hanno continuato a sollecitare la politica regionale a formalizzare un impegno concreto verso Caltanissetta.

Armando Turturici
L’attenzione si è poi concentrata sul protocollo d’intesa firmato dalla Regione Siciliana con l’Università degli Studi di Palermo nel mese di marzo 2024, che riconosce formalmente il ruolo del presidio ospedaliero locale come sede di attività accademiche ed assistenziali.
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“Il Protocollo d’intesa, infatti, prevede all’art. 2 (Assetto Organizzativo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria) che ’Ai fini formativi e dell’accreditamento della Scuola di Medicina e delle Scuole di specializzazione il presente protocollo tiene conto delle attività in corso di svolgimento presso il P.O. S. Elia di Caltanissetta – DEA di II livello con n. 324 posti letto – dell’ASP di Caltanissetta, ove insiste un Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, quale polo didattico territoriale dell’Università degli Studi di Palermo. Gli interventi legislativi e regolamentari volti alla rimodulazione della rete ospedaliera regionale e al nuovo conseguente assetto istituzionale e organizzativo del predetto presidio ospedaliero dovranno tenere conto della presente intesa’”.
Quanto contenuto nel protocollo, che riconosce formalmente il ruolo del presidio ospedaliero locale come sede di attività accademiche e assistenziali, ha alimentato la speranza di un imminente riconoscimento ufficiale come Policlinico, nonostante la consapevolezza che l’iter avrebbe richiesto comunque del tempo, prosegue il consigliere comunale nisseno.
“La notizia ha cominciato a rimbalzare nelle testate giornalistiche locali, con le dichiarazioni soddisfatte degli esponenti politici del capoluogo in gara per intestarsi il merito dell’operazione. D’altra parte, nel pieno della campagna elettorale la conferma che nel capoluogo nisseno sarebbe sorto il quarto policlinico universitario siciliano costituiva un’ottima calamita per attrarre i voti degli elettori”, evidenzia Armando Turturici.
“Al contempo, la deputazione regionale ennese, unitamente, ha nuovamente ribadito la volontà di istituire il nuovo policlinico ad Enna, forte della presenza dell’Ateneo privato Kore e della recente nascita della facoltà di Medicina”, argomenta il consigliere comunale di Caltanissetta.
Tuttavia, dopo questa fase iniziale di grande coinvolgimento, a Caltanissetta l’argomento è progressivamente scomparso dall’agenda pubblica, nonostante le aspettative generate. Questo silenzio è stato interpretato da molti come un segnale di accordi sotterranei che, nel frattempo, avrebbero favorito altri territori. Da altri, invece, come la certezza di aver raggiunto l’obiettivo di realizzare il policlinico a Caltanissetta, mette nero su bianco Turturici.
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“Eppure, nell’estate dello scorso anno, pochi mesi dopo la sottoscrizione dell’Intesa con l’Università di Palermo, e ad elezioni amministrative concluse, il governo regionale ha sottoscritto un analogo protocollo d’intesa con l’Università Kore di Enna, individuando l’ospedale Umberto I di Enna come ospedale di riferimento per lo svolgimento delle attività accademiche-sanitarie”, scrive Turturici.
“A seguito dell’accordo, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna, di cui l’Ospedale Umberto I costituisce un presidio ospedaliero, ha proceduto, tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025, alla contrattualizzazione dei primi docenti universitari, conferendo incarichi medici all’interno dell’ospedale – sottolinea il consigliere comunale nisseno –. Poco prima, nell’autunno 2024, alla presenza del Governatore Schifani (lo stesso che, tramite il deputato Mancuso, aveva manifestato la volontà del governo regionale di istituire il policlinico a Caltanissetta, la Kore ha inaugurato il nuovo polo della Scuola di Medicina in un’area messa a disposizione dall’Asp di Enna, adiacente all’ospedale Umberto I a Enna Bassa”.
Così, nel giro di pochi mesi, e senza troppi annunci politici, l’Ateneo privato sembra aver gettato solide basi per assicurare quella integrazione tra mondo accademico e mondo sanitario, integrazione che costituisce le fondamenta delle Aziende Ospedaliere Universitarie e che, dunque, rappresenta uno scatto in avanti nella “corsa” alla costituzione del nuovo policlinico. “Ma se fino ad oggi i protagonisti del dibattito sono stati prevalentemente i politici, con i loro numerosi annunci, da qualche giorno lo scenario sembra essere notevolmente cambiato”, ragione Turturici.
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“Infatti, in un comunicato della Direzione Strategia Aziendale dell’Asp di Enna, con il quale è stato comunicato l’apertura del CISS di Pergusa, viene sottolineato che ‘[…] la Direzione strategica, dal momento che l’azienda, e in particolare l’Umberto I, è diventato Ospedale di riferimento della Università Kore, conta di poter localizzare presso il CISS alcune branche specialistiche del futuro Policlinico, secondo indirizzi condivisi con l’Assessore per la Salute della Regione Sicilia […’]”, continua il consigliere comunale.
“Dichiarazioni che non possono che provocare sdegno verso l’operato della locale politica, ancora una volta troppo impegnata in parole e non nei fatti. Ma soprattutto verso l’operato del Governo Regionale, che nel silenzio di questi ultimi mesi sembra aver lavorato per il territorio ennese e il suo ateneo privato – osserva Turturici –. La delusione ha preso il posto dell’entusiasmo, facendo emergere un forte senso di abbandono da parte della politica regionale, ritenuta responsabile di aver trascurato una battaglia legittima e partecipata”.
“Oltre al Policlinico, ricordo a tutti che è da un anno (un anno!) che siamo senza presidente del Consorzio Universitario. In questo modo, come possiamo fare a migliorare l’offerta formativa universitaria a Caltanissetta? Siamo stanchi, anzi stanchissimi, di campagne elettorali permanenti – conclude Turturici –. La Città ha bisogno di risposte e di fatti”.
MICHELE BRUCCHERI
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