Ecco le proposte per mantenere viva la memoria degli Imi serradifalchesi
Scritto da Michele Bruccheri on 18 Maggio 2025
Sono diverse le iniziative a cura dell’Anpi Circolo “Leonardo Speziale”, di cui è presidente Salvatore Augello. Il prezioso documento è stato inviato al sindaco Leonardo Burgio e al presidente del Consiglio comunale, Daniele Territo

Un momento della presentazione del libro sugli Imi
“Facendo seguito a quanto pubblicamente sottoposto all’attenzione del sindaco Leonardo Burgio da parte del professor Carmelo Locurto in occasione della presentazione del suo libro sugli Imi serradifalchesi al Teatro De Curtis lo scorso 28 aprile, con la presente riteniamo di dover illustrare le iniziative da attuare per mantenere viva la memoria degli Imi serradifalchesi della 2^ Guerra Mondiale”.
A scrivere al sindaco di Serradifalco, Leonardo Burgio, e al presidente del Consiglio comunale, Daniele Territo, è Salvatore Augello, presidente dell’Anpi Circolo “Leonardo Speziale” di Serradifalco e Montedoro. Ad anticipare la notizia in esclusiva, ieri, La Voce del Nisseno.
In merito all’istituzione dell’Albo d’Oro degli Imi serradifalchesi, Augello scrive: “Serradifalco, come si evince dal libro del prof. Carmelo Locurto, ha avuto in totale 51 Internati Militari Italiani nel corso della 2^ Guerra Mondiale. L’Anpi ritiene pertanto doverosa da una parte l’istituzione di un Albo d’Oro che raccolga al suo interno i nomi di questi 51 serradifalchesi che, nel secondo conflitto mondiale, furono protagonisti della cosiddetta ‘Altra Resistenza’ pagando la loro mancata adesione al nazi fascismo, con la vita (6 di loro morirono) o a fronte di indicibili sofferenze”.
L’Albo sarà realizzato dall’Anpi di Serradifalco e Montedoro in carta pergamena sulla scorta dei dati contenuti nel libro del professor Locurto per poi essere consegnato al Comune nella persona del sindaco nel corso di una cerimonia pubblica, prosegue Salvatore Augello.
L’albo sarà collocato all’interno della stanza del sindaco. “Serradifalco, con tale iniziativa, sarebbe il primo comune in Sicilia ad istituire un albo dedicato ai propri concittadini che, con il loro rifiuto di aderire al nazifascismo, hanno incarnato un autentico esempio di resistenza e dignità”, continua la lettera a firma Augello.
Il presidente dell’Anpi scrive ancora, a proposito dell’intitolazione di una via del centro abitato agli Internati militari italiani serradifalchesi: “Questa iniziativa, strettamente legata all’istituzione dell’albo d’oro degli Imi, è un significativo atto di memoria e riconoscimento degli Imi serradifalchesi. Intitolargli una via del centro abitato significa non solo non dimenticarne la storia, le sofferenze, le vicissitudini, ma anche ricordarne il valore e il significato più profondo restituendone così la memoria anche alle nuove generazioni affinché possano conoscere ed apprezzare l’eredità di chi, come i 51 Imi serradifalchesi, ha scelto di opporsi alla barbarie restando fedele ai valori della dignità umana”.
Si tratta, dunque, di un gesto concreto per ricordare chi, dopo l’8 settembre 1943, scelse di non collaborare con il regime nazifascista, affrontando l’internamento nei lager tedeschi. Il presidente Salvatore Augello poi scrive in merito alla collocazione dei nomi dei tre Imi serradifalchesi morti nella Seconda Guerra Mondiale nel Monumento alle vittime di tutte le guerre nella villa comunale di Piazza Umberto I. “Tra gli Imi serradifalchesi morti nella seconda guerra mondiale, ce ne sono tre i cui nomi e cognomi non risultano trascritti nel marmo del Monumento ai Caduti di tutte le Guerre – argomenta Augello –. Si tratta di Alfonso Orlando, Pietro Terranova e Cataldo Migliore. I tre nomi possono essere trascritti in una porzione di marmo sottostante a quella che accoglie i nomi degli altri serradifalchesi morti nel secondo conflitto mondiale”.
“In questo modo – continua – l’Amministrazione comunale avrà contribuito a dare memoria a tre suoi figli sfortunati che, se pur nati e vissuti a Serradifalco, sono stati letteralmente inghiottiti dall’oblio della storia e i cui nomi solo oggi sono tornati alla luce grazie a studi e ricerche storiche”.
La lunga lettera di Augello, inoltre, lambisce un altro tema: avviare le procedure per richiedere, a nome delle famiglie, le Medaglie d’Onore previste dall’ordinamento nazionale per gli Internati Militari Italiani. “Il Sindaco, assieme all’Anpi di Serradifalco e Montedoro, può avviare un ulteriore passo per il riconoscimento formale del sacrificio di 51 Imi serradifalchesi richiedendo le Medaglie e i Diplomi d’onore che spettano alle famiglie degli Internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale”, sottolinea.
“La richiesta va fatta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comitato per la concessione di una medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti (art.1, commi 1271-1276, legge n°296 del 2006) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo Via della Mercede, 9 00187 Roma”, evidenzia Augello.
Queste iniziative, tutte degne di considerazione, stima e rispetto civico ed istituzionale, potranno svolgersi secondo il cronoprogramma che l’Amministrazione comunale riterrà più opportuno. “Appare utile ricordare tre date nelle quali questi eventi potrebbero svolgersi: il 20 settembre (nel quale è stata recentemente istituita la Giornata nazionale degli Imi), il 4 novembre (nel quale ricorre la Giornata dell’Unità Nazionale) e il 27 gennaio (Giornata della Memoria)”, osserva il presidente Salvatore Augello.
“Fin da ora, la Commissione storico-scientifica dell’Anpi di Serradifalco e Montedoro manifesta la propria disponibilità a collaborare l’Amministrazione comunale nell’organizzazione di queste iniziative per tutto quanto potrà servire al fine di assicurare la riuscita di queste proposte di manifestazione – conclude –. Al sindaco, quale massima autorità di questa comunità, chiediamo un impegno concreto al fine di porre in essere queste iniziative destinate a dare lustro alla memoria degli Imi, ma anche orgoglio alle famiglie e senso di partecipazione democratica e appartenenza a tutta la comunità. Con l’auspicio che queste iniziative coincidano anche con la presenza degli alunni delle scuole cittadine, in modo che le giovani generazioni possano far tesoro di questa storia e dei valori di memoria contenuti al suo interno”.
MICHELE BRUCCHERI
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