Caltanissetta. Associazione e Comitato Parco Antenna Rai: “La revoca del vincolo culturale è inaccettabile”
Scritto da Michele Bruccheri on 11 Giugno 2025
Lungo e articolato comunicato stampa per conoscere meglio la vicenda. Il prossimo lunedì 16 giugno 2025 si terrà un Consiglio comunale monotematico: un’importante occasione per fare chiarezza
L’Associazione e il Comitato promotore per la tutela e la valorizzazione dell’area dell’Antenna Rai sul colle Sant’Anna, a Caltanissetta (Comitato composto da Italia Nostra Sicilia, Associazione Radioamatori Italiani, Wwf Sicilia Centrale, Lipu Caltanissetta, Italia Nostra Caltanissetta, Pro Loco Caltanissetta, gli Istituti di Istruzione Superiore “S. Mottura” – “G. Galilei” – “A. Di Rocco”, l’Associazione Leva Digitale, l’Associazione Archeologica Nissena, Legambiente Caltanissetta, l’Associazione Gruppo Modellisti Nisseni, la Federazione Provinciale del Mo.Vi.) sono costretti ad intervenire pubblicamente ancora una volta, a seguito del decreto n. 2574 del 28 maggio 2025.
“Con tale decreto, il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha revocato il vincolo di tutela imposto sull’impianto di radiotrasmissione RAI di colle Sant’Anna, a Caltanissetta. La struttura – ‘Stazione radio o Antenna omnidirezionale RAI a onde medie’ – era stata vincolata nel 2022, ai sensi dell’articolo 13 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, si legge nel comunicato stampa inviato alla nostra redazione.
“Con notevole sconcerto e preoccupazione, dunque, abbiamo appreso della revoca del vincolo di tutela storico-culturale per l’Antenna Rai di Caltanissetta e i beni strumentali custoditi nella stazione di trasmissione su colle Sant’Anna – prosegue –. Ciò, si badi bene, non per una diversa valutazione in ordine all’importanza storica e culturale dei beni – che rimane di conclamata evidenza – ma per asserite ‘gravi criticità strutturali’ che non consentirebbero ‘la effettuazione degli interventi manutentivi straordinari previsti’ e che potrebbero incidere sulla ‘tutela della pubblica incolumità’”.
Renato Mancuso, Mario Cassetti, Aldo Sarto, Ivo Cigna, Ennio Bonfanti, Marisa Sedita, Filippo Maritato, Carmelo Lipani, Enzo Antonuccio, Giuseppe Dantona e Leandro Janni – presidente regionale di Italia Nostra Sicilia scrivono ancora: “Tali presunte ‘criticità strutturali’ sarebbero emerse successivamente all’apposizione del vincolo culturale. Va ricordato che tali beni sono tutelati con vincolo culturale sin dal 13/03/2017”.
I firmatari della nota aggiungono: “Come è noto, ai sensi delle vigenti disposizioni del codice dei Beni Culturali, incombe sul proprietario del bene vincolato (nella fattispecie Rai Way) l’obbligo di effettuare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria atti a mantenere in buone condizioni i beni sottoposti a tutela e, correlativamente, grava sulla Soprintendenza l’obbligo di vigilare sulla loro esecuzione sostituendosi, ove occorra, al proprietario inadempiente che rischia di mettere in pericolo l’integrità dei beni oggetto di protezione”.
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“Ciò premesso, ed in considerazione della assoluta carenza di informazione sull’argomento da parte dei soggetti pubblici preposti – cosa gravissima e inconcepibile tenuto conto anche dell’ultradecennale interesse dell’opinione pubblica sul tema dell’Antenna Rai e delle ripetute espressioni del massimo consesso cittadino in tre diverse consiliature comunali – noi chiediamo di conoscere: quali interventi di manutenzione sono stati posti in essere da Rai Way dal marzo 2017 ad oggi; quali azioni di diffida o di carattere sostitutivo sono state attivate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta; se, come appare evidente ad una prima analisi della questione, le asserite criticità strutturali sono state causate da una persistente, colposa, inammissibile inerzia da parte del soggetto proprietario dei beni; e infine, per quali motivazioni le criticità strutturali non possano essere ancora adesso affrontate e risolte con interventi di restauro”.
Nessun bene culturale, infatti, può essere conservato se non sia oggetto di periodici interventi di manutenzione, e se ciò viene sistematicamente disatteso risulta ovvio che il bene presenterà problematiche sempre crescenti che, alla lunga, possano condurre a situazioni critiche. D’altro canto, mirabili e impegnativi beni culturali – pericolanti o addirittura parzialmente distrutti – sono stati oggetto di complessi e onerosi interventi di restauro e addirittura di ricostruzione in presenza di gravi criticità strutturali, che non sono state certo motivo di “revoca del vincolo”, evidenziano i firmatari del lungo comunicato stampa.
Inoltre, revocare la protezione dei beni a motivo di criticità derivanti da mancata manutenzione costituirebbe un assurdo e inaccettabile precedente, che fornirebbe una sciagurata legittimazione alle inadempienze del proprietario dei beni che, addirittura, non solo non viene sanzionato e costretto ad intervenire, ma viene paradossalmente premiato con la revoca del vincolo, liberato per avere disatteso agli obblighi che la legge pone a proprio carico, continua la nota.
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Sotto altro profilo, tenuto conto che sia il vincolo del 2017 sia il vincolo del 2022 si estendono non soltanto al traliccio ma anche agli “apparati di radiotrasmissione, denominati ‘Rai Onda Corta 1-CLa” – Rai Onda Corta 2-Clb’ – ‘Rai Onda Corta 3-CLc’ – ‘Rai Onda Lunga’ e ‘Pannello frontale Combinatrice Rohde & Schwarz’, ubicati al piano terra e al primo piano dell’edificio RAI, censito al catasto con la particella 145 del foglio 92”, non si comprende assolutamente come possa essere giustificabile revocare nella sua interezza il vincolo culturale sui beni presenti nella stazione Rai che non presentano certamente criticità strutturali.
Abbiamo riportato integralmente i vari passaggi, anche tecnici, per comprendere la questione. Ed infine: “Anche sotto tale profilo il decreto di revoca si presenta assolutamente immotivato e ingiustificato. Alla luce di quanto rappresentato e in considerazione degli alti interessi pubblici coinvolti, chiediamo che gli organi preposti sospendano ogni azione di intervento demolitivo eventualmente avviata da Rai Way e che si apra un’attenta e corale riflessione che coinvolga il Comune di Caltanissetta, questo Comitato e questa Associazione, oltre a Rai Way e alla Regione Siciliana, per individuare le giuste soluzioni nel superiore interesse della collettività”.
Tra l’altro, sul tema è stato indetto, per il prossimo lunedì 16 giugno 2025, un Consiglio comunale monotematico, che costituirebbe un’importante occasione per fare chiarezza.
MICHELE BRUCCHERI
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