Francesco Cavalli di Serradifalco da una vita è donatore di sangue (e plasma)

Scritto da on 29 Giugno 2025

Ormai sono 63 volte che ha donato e lo scorso anno, a Caltanissetta, gli è stata conferita una targa. La sua storia ci insegna la cultura della generosità concreta. Donare è vita, donare fa bene a tutti

Riconoscimento per Francesco Cavalli

Quella che vi racconto oggi è una storia tanto semplice quanto preziosa e bella. Di solidarietà concreta. Tanti, purtroppo, si riempiono la bocca facendoci credere di essere altruisti, generosi, buoni verso il prossimo. A parole. Ma ci sono, grazie al cielo, tante persone che pur facendo il proprio dovere, restano dietro le quinte, sobrie e silenziose. Scoprendo invece questa storia, casualmente, intendo io condividerla con i nostri lettori. Perché intanto possa essere di esempio.

Francesco Cavalli, 52 anni ben portati (è uno sportivo attivo), di Serradifalco, è un dipendente presso un’azienda privata. Dall’età di 18 anni è un donatore di sangue. Dapprima con la storica Adas (Associazione donatori autonoma sangue), poi con la Fidas di Caltanissetta.

In ben trentaquattro anni ha donato sangue e tutti ben sappiamo quanto sia importante. Sangue è vita, veramente. In tutto questo lasso di tempo l’ha fatto ben 63 volte. Donazioni che servono, ovviamente, a chi ne ha bisogno. E di solito c’è penuria.

Due anni addietro, nel 2023, raggiunge le cinquanta donazioni e come da consuetudine, l’anno dopo (in questo caso lo scorso anno), presso il Teatro Rosso di San Secondo di Caltanissetta ai donatori viene conferito un riconoscimento. La prassi prevede attestati e premi a chi raggiunge le 25, 50, 75 e 100 donazioni.

A Francesco Cavalli, ragazzo brillante e sorridente, è stata consegnata una targa, con relativa motivazione, e una medaglia. In occasione delle cinquanta donazioni erano, in tutto, una ventina i donatori “premiati”. Lui, da un biennio ormai, ha potenziato e rafforzato il suo impegno in favore del prossimo, della collettività. Oltre al sangue, dona infatti il plasma. Per la donazione del sangue, mediamente, si va tre-quattro volte l’anno, per il plasma – come si sa – anche una volta al mese (lui già l’ha fatto sette-otto volte).

Francesco Cavalli

Una sensibilità, la sua, fuori da comune. Tra l’altro proviene da una famiglia da sempre impegnata, concretamente, nel sociale. Persone che “parlano” con i fatti. “Donare sangue è vita – afferma al nostro microfono –, è un gesto concreto di altruismo verso il prossimo. Sapere che andrà, soprattutto, ai bambini meno fortunati e, in generale, a chi ne ha bisogno fa star bene. E poi fa star bene, come salute. Perché, appunto, fa bene alla salute”, ribadisce fiero.

“Sono felice di poterlo fare – conclude Francesco Cavalli – per tante ragioni. Si aiuta il prossimo, i tanti talassemici che necessitano di sacche di sangue. E poi, con cadenza periodica, viene monitorata la nostra salute, con i vari esami che sono eseguiti gratuitamente”. Infatti, bisogna essere sani per diventare donatori. Anche in questo modo si tiene sotto controllo la nostra salute.

Potenzialmente, tutti possiamo essere dei donatori di sangue e di plasma. Raccontare questa piccola-grande storia, oggi, ha il proposito di stimolare la donazione. Come fa, da una vita, Francesco Cavalli.

MICHELE BRUCCHERI     

LEGGI ANCHE: A Serradifalco il libro “BIP. Cyberbullismo e Social Network” di Maria Carmela Cottitto    


Radio RCS Sicilia

La radio oltre confine

Current track
TITLE
ARTIST

Background