Marsala, ieri si è presentato “La Sicilia archeologica di Tommaso Fazello” di Ferdinando Maurici

Scritto da on 27 Settembre 2025

Grande successo, nel pomeriggio. Ci sono stati anche degli interventi musicali e una degustazione di vini. Il resoconto su Radio Rcs Sicilia

Organizzato da BCsicilia, in collaborazione con il Parco Archeologico Lilibeo Marsala e l’Associazione Amici del Parco, ieri pomeriggio è stato presentato presso il Parco Archeologico di Lilibeo Marsala Museo Archeologico Lilibeo (sala conferenze “Maria Luisa Famá” Lungomare Boeo), a Marsala, il volume di Ferdinando Maurici “La Sicilia archeologica di Tommaso Fazello”.

Dopo i saluti di Anna Occhipinti, direttrice del Parco Archeologico Lilibeo Marsala e Violetta Isaia, presidente dell’Associazione Amici del Parco Archeologico Marsala c’è stata la presentazione di Alfonso Lo Cascio, presidente regionale BCsicilia.

A dialogare con l’autore Giuseppe Todaro, presidente BCsicilia Marsala. Gli interventi musicali sono stati a cura di Irene Gambino. Poi c’è stata una degustazione di vini.

Il libro. Tommaso Fazello (1498-1570), siciliano di Sciacca, frate domenicano e poi provinciale dell’ordine in Sicilia, professore di teologia presso il convento di San Domenico a Palermo è uno dei padri delle scienze archeologiche. Nella Sicilia di Carlo V, minacciata lungo le coste da turchi e barbareschi ed infestata da banditi, quasi priva di strade, realizzò un’esplorazione sistematica del territorio litoraneo e, meno completa, dell’entroterra, individuando, descrivendo, interpretando i monumenti e le vestigia del passato, lungo un arco cronologico che, diremmo oggi, va dalla protostoria al medioevo.

Alla solidissima conoscenza delle fonti latine della storia siciliana note al suo tempo e alla frequentazione, in realtà meno sicura, di alcune fonti greche, Fazello unì quindi una incomparabile conoscenza del territorio siciliano e delle sue “emergenze archeologiche”, con questo sopravanzando di molto i precursori e gli altri eruditi a lui più o meno contemporanei. Da questo metodo scientifico che comprendeva il vaglio critico e attento delle fonti ed esame autoptico del territorio e dei monumenti nasce il I libro del De rebus siculis decades duae dedicato alla descrizione topografico-archeologica della Sicilia.

Un testo che, a quasi 500 anni dalla sua prima edizione continua a rappresentare un punto di partenza imprescindibile per ogni ricerca archeologica nell’isola e uno dei capisaldi delle origini delle discipline archeologiche.

Il libro

L’autore. Ferdinando Maurici, è uno storico ed archeologo del Medioevo. Dopo la laurea in Lettere a Palermo e un primo dottorato di ricerca in Storia Medievale, ha proseguito gli studi in Germania e in Spagna. Qui, all’Università di Barcellona, ha conseguito un master in Archeologia Medievale e un secondo dottorato in Archeologia Cristiana; all’Università di Gerona un terzo dottorato di ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale.

In Germania è stato per due volte fellow della Fondazione Alexander von Humboldt e ricercatore presso l’Università di Bamberg. Ha insegnato Archeologia Cristiana e Medievale nella stessa Università di Bamberg, all’Università di Bologna e alla Lumsa; è abilitato professore universitario di II fascia in Storia dell’Architettura e autore di circa 300 pubblicazioni scientifiche relative in particolare alla topografia, all’archeologia e all’architettura fortificata medievale della Sicilia. Attualmente è Soprintendente del Mare della Regione Siciliana.

MICHELE BRUCCHERI

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