Caporalato, la Procura di Caltanissetta indaga 16 persone: il plauso del sindacato
Scritto da Michele Bruccheri on 1 Dicembre 2023
Soddisfazione per il lavoro svolto dai magistrati e dalle forze dell’ordine. “Lo sfruttamento del lavoro è una piaga indegna”, dichiara Carmela Petralia. E conclude: “Bisogna unire – tutti – le nostre forze”
“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’esito delle indagini sul caporalato portate avanti dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta che vede indagate sedici persone. Al contempo, plaudiamo al lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine”.
Lavoro nei campi
Lo ha dichiarato la segretaria generale della Cisl di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Carmela Petralia. “Lo sfruttamento del lavoro – aggiunge – continua ad essere una piaga indegna. Nelle campagne di Palma di Montechiaro, Ravanusa, Sommatino, Delia, imprenditori senza scrupoli hanno reclutato lavoratori agricoli sfruttandone il bisogno. Pratica odiosa che abbiamo sempre avversato”.
Per Carmela Petralia, ancora, “è giunto il momento di unire le forze. Governo, Regioni, Sindacato, mondo dell’impresa devono marciare insieme a difesa delle ragioni del lavoro dignitoso. Va inoltre sostenuto ogni sforzo delle aziende sane che rispettano i contratti. Aziende che rappresentano la stragrande maggioranza e che si trovano a dover fronteggiare la sleale concorrenza di quelle realtà produttive che delle regole se ne infischiano, infrangendole”.
“Nell’apprendere il susseguirsi delle notizie – interviene il segretario generale Fai Cisl Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Carmelo Cimino – riaffiora nitido il ricordo del povero Siddique Adnan che tre anni fa ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua volontà di giustizia manifestatosi attraverso l’invito, rivolto ai suoi compagni lavoratori, a denunciare lo sfruttamento e la sopraffazione”.
“Come Cisl e Fai Cisl da sempre siamo impegnati nel contrastare il fenomeno – conclude –. Non abbiamo mai abbassato la guardia e continueremo a batterci contro ogni concezione medievale del lavoro fatto di soprusi, sfruttamento, mancato rispetto della dignità di quanti s’impegnano per sostentare sé stessi e le loro famiglie”.
MICHELE BRUCCHERI
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