Coronavirus, il primo morto in Italia, 18 contagiati tra Lombardia e Veneto. Il coronavirus dilaga nel Nord Italia. In Lombardia 14 casi: 30mila persone messe in isolamento in dieci paesi del Lodigiano.

Scritto da on 21 Febbraio 2020

 Coronavirus, morto il primo paziente in Veneto 18 contagiati tra Lombardia e Veneto

L’uomo era uno dei due pensionati contagiati a Vo’ Euganeo. Era ricoverato in terapia intensiva a Monselice

È veneto il primo morto per coronavirus in Italia. Si tratta di uno dei due contagiati padovani che era all’ospedale di Schiavonia di Monselice.In Lombardia 14 casi: 30mila persone messe in isolamento in nove paesi del Lodigiano. Altri due casi di contagio a Padova

 

Il contagio arriva nel Nord Italia. Nelle scorse ore, infatti, un 38enne italiano è risultato positivo al test del coronavirus. E, mentre erano ancora in corso le controanalisi a cura dell’Istituto superiore di sanità, il paziente è stato immediatamente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Codogno (Lodi).

Il “paziente uno” e il focolaio

Il 38enne originario di Castiglione d’Adda, che come riporta Repubblica lavora all’Unilever di Casalpusterlengo e vive vicino Codogno, sarebbe stato contagiato alla fine di gennaio. I sanitari stanno cercando di capire come. Inizialmente, come riportato dal Corriere della Sera, si sono concentrati su una cena in un ristorante a Milano con un manager di una società di Fiorenzuola d’Adda da poco tornato dalla Cina. Tuttavia, quello che veniva considerato il “paziente zero” è risultato negativo ai test e, quindi, non è ancora chiaro da chi sia partito il contagio. All’ospedale di Codogno il 38enne si è poi presentato giovedì scorso lamentando una “forte insufficienza respiratoria”, sintomo che ha indotto i medici a far scattare i controlli specifici per accertarsi se avesse contratto il virus Covid-19 o meno. I test sono poi risultati positivi. “Gli accessi al Pronto soccorso e le attività programmate – ha fatto sapere nella notte l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera – sono state subito interrotte a livello cautelativo”. In mattinata, poi, una équipe dell’ospedale Sacco di Milano, punto di riferimento nazionale per le bioemergenze insieme all’istituto Spallanzani di Roma, è stata inviata nell’ospedale del Lodigiano per dare un ulteriore supporto.

Quattordici persone contagiate

Adesso i camici bianchi sono al lavoro per ricostruire la rete di contatti. Le autorità sanitarie stanno, infatti, cercando di ricostruire tutti gli spostamenti del 38enne e mappare le persone con cui è entrato in contatto dalla fine di gennaio a oggi. “Le persone che sono state a contatto con il paziente sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie”, ha assicurato il titolare della Sanità lombarda. “Si sta indagando con familiari, colleghi e amici sugli spostamenti”, hanno confermato dall’ospedale che stanno avviando le procedure per mettere in insolamento nove paesi del Lodigiano per un totale di circa 30mila persone. La mogliedel “paziente uno” è incinta all’ottavo mese e, quando è risultata positiva al test, è stata subito ricoverata al Sacco di Milano dove è stata messa in isolamento. La donna, che insegna in un liceo, è in congedo maternità e da alcune settimane non andava al lavoro. Nelle sue stesse condizioni ci sono, però, anche un amico della coppia e altre undici persone. Tra queste anche cinque tra medici e infermieri.

Nove paesi messi in isolamento

La “mappatura” delle persone e dei luoghi frequentati prima del ricovero del 38enne di Codogno si sta allargando di ora in ora. “Sabato scorso – fa sapere il Cittadino – aveva partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno, aveva giocato una partita di calcio con il Picchio di Somaglia e pare abbia partecipato a una gara di podismo sul territorio. Senza contare che, prima di avvertire i sintomi, è andato regolarmente al lavoro”. Per arginare quanto prima il contagio, la Regione Lombardia ha deciso di isolare dieci paesi facolaio dell’infezione: Codogno, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Somaglia, Castiglione d’Adda, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, tutti in provincia di Lodi. Qui è stata disposta la chiusura delle scuole, dei bar e degli uffici comunali. E basta aggirarsi per le strade per capire la preoccupazione degli abitanti: non c’è in giro più nessuno . “Sarà vieta ogni attività di aggregazione come il Carnevale, le messe, gli eventi sportivi, chiuderemo le attività commerciali e i negozi del luogo. Si tratta di 9 comuni per un totale di 50mila persone”, ha spiegato Gallera. “Per una settimana – ha continuato – queste persone resteranno in casa, senza eventuali disagi dal punto di vista lavorativo, stiamo gestendo una situazione in divenire”.

fonte il giornale.it

 

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