Nonna Ada: a 104 anni guarisce dal coronavirus “dopo due guerre, supera la pandemia”

Scritto da on 4 Aprile 2020

Nonna Ada: a 104 anni guarisce dal coronavirus “dopo due guerre, supera la pandemia”

Ospite di una casa di riposo dove si sono già verificati venti decessi. Il figlio: “A inizio marzo aveva febbre e vomito, il tampone era positivo. Ora sta bene”

A 104 anni, dopo due guerre, ha superato anche la battaglia contro il coronavirus. Ed è una delle più anziane sopravvissute al mondo a questa pandemia. La sua storia è ancora più eccezionale poiché Ada Zanusso, classe 1916, vive da qualche anno in una casa di riposo di Lessona, nel Biellese, che in queste ultime settimane è stata flagellata da una ventina di decessi tra gli ospiti, una delle stragi più dolorose compiute dal Covid-19 nelle residenze per anziani.

Originaria del Veneto, nel 1947 si è trasferita in provincia di Biella con il marito e i primi due dei quattro figli. E, nonostante sia stata sempre in buona salute e autonoma, alcuni anni fa dopo essersi rotta il femore ha preferito essere ospitata in una struttura non lontano da casa, la Residenza Maria Grazia, gestita dalla fondazione Cerino Zegna a Lessona. “A inizio marzo è stata male – racconta il figlio Giampiero – Aveva febbre e vomito. Non sono riuscito ad andare a trovarla perché le visite erano vietate per il coronavirus, ma sono riuscito a sentirla ogni giorno al telefono e anche a farle delle videochiamate. Naturalmente ho subito sospettato che potesse trattarsi di coronavirus poiché nella casa di riposo c’erano già stati diversi contagi”.

Il 17 marzo l’ultracentenaria è stata sottoposta a tampone e qualche giorno dopo è arrivato il risultato: positivo. “Ma a quel punto mia madre stava decisamente bene, si era già ripresa – continua il figlio – quindi la preoccupazione che c’era inizialmente, quando aveva passato una settimana di crisi, paradossalmente era già svanita quando ho saputo che era stata infettata dal coronavirus”.

La conferma delle buone condizioni di salute dell’anziana arriva anche da Carla Furno Marchese, medico di base dell’anziana già prima che venisse ospitata nella Rsa e anche ora: “Si alza già dal letto e si mette sulla sedia. E non ha perso nulla della sua lucidità e della sua intelligenza. La sua guarigione è una grande gioia e una ricompensa per tutti coloro che l’hanno accudita in questi giorni difficili”.

Fonte: La Repubblica


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