Serradifalco Piange ed applaude Calogero Pera, il Sindaco Burgio: grande esempio di civiltà dei miei concittadini

L’APPALUSO DI SERRADIFALCO SALUTA L’ARRIVO IN PAESE DI CALOGERO PERA
L’AUTO CON IL FERETRO SCORTATA DA SINDACO POLIZIA MUNICIPALE E CARABINIERI

Un applauso lungo due chilometri ha salutato l’arrivo in paese, intorno alle 12,40 di sabato, 11
aprile, della salma di Calogero Pera. I serradifalchesi si sono affacciati dai balconi e dalle finestre di
casa per dare il loro ultimo saluto all’impiegato di 54 anni morto il giorno prima all’ospedale
Sant’Elia di Caltanissetta, dove era stato ricoverato per coronavirus il 26 marzo precedente. Lungo
ogni centimetro del tragitto seguito dall’auto che ha trasportato il feretro al cimitero. Dall’ingresso
del paese, al camposanto.

Passando per il corso Garibaldi, la piazza Vittorio Emanuele, la via Roma, la via Crispi e la piazza Immacolata. Qui, sulla stradina dove si affacciano l’omonima chiesa e la casa in cui abita la famiglia di Pera, la salma è stata benedetta dal parroco Diego Trupia. A scortare il feretro due auto. L’una dei Carabinieri della locale stazione; l’altra della Polizia municipale. A bordo di quest’ultima viaggiavano il comandante dei Vigili urbani Gaetano Butticè e, con la fascia tricolore, il sindaco Leonardo Burgio.

Era sto lo stesso primo cittadino, la mattina precedente, a invitare i suoi concittadini a non scendere per strada, nonostante il desiderio di ognuno di partecipare al corteo funebre, suggerendo di optare per l’applauso dalle proprie abitazioni. “Calogero meritava questo grande applauso di Serradifalco e dei serradifalchesi, per tutto quanto di bello e di buono è riuscito a fare nel corso della sua vita”, dichiarerà dopo il sindaco Burgio, nel sottolineare “l’esempio di grande civiltà” che i suoi concittadini hanno fornito restando a casa ed esprimendo il loro cordoglio con un applauso.

Totò Benfante

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