Coronavirus, Speranza: «Dati preoccupanti, rialziamo l’attenzione. Ai giovani chiedo massima cautela»

Scritto da on 16 Agosto 2020

Coronavirus, Speranza: «Dati preoccupanti, rialziamo l’attenzione. Ai giovani chiedo massima cautela»

Il ministro Speranza esprime preoccupazione per l’impennata di casi di contagio

Coronavirus, Speranza: «Dati preoccupanti, rialziamo l'attenzione. Ai giovani chiedo massima cautela»

I dati di questi ultimi giorni, «anche se sono inferiori a quelli riscontrati in altri Paesi europei non possono non preoccupare». E dunque — di fronte al timore che l’epidemia di coronavirus torni a colpire duramente anche l’Italia — il ministro della Salute Roberto Speranza chiede di «rialzare il livello di attenzione, non possiamo assolutamente vanificare i sacrifici fatti dai cittadini».

La richiesta — rivolta a tutti i cittadini nella serata di Ferragosto, al Tg1 — arriva al termine della giornata che ha riservato i dati peggiori dell’estate: 629 nuovi casi e 4 morti. Al termine della scorsa settimana, il ministero della Salute con l’Istituto superiore di Sanità (nel loro monitoraggio) e agenzie e centri studi indipendenti (come la fondazione Gimbe) avevano già alzato il livello di allerta sulle dinamiche della diffusione del virus nel nostro Paese: età dei contagiati più bassa, moltissimi casi asintomatici — dunque solo apparentemente «non pericolosi» — e quasi mille focolai attivi. Allerta che poi tecnici come Ranieri Guerra (dell’Oms) e Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, avevano collegato direttamente alla ormai prossima riapertura delle scuole (qui il saggio di Paolo Giordano): «Se i contagi salgono, lockdown locali sarebbero inevitabili», aveva detto Miozzo, «e sarebbe un incubo». «Il rischio è quello di arrivare a ridosso della riapertura delle scuole con un numero di casi che la renderebbero pericolosissima», aveva aggiunto Guerra. «Perché è matematico che la curva col ritorno in aula salirebbe ancora. O azioniamo il freno, o andiamo a sbattere».

Speranza ha indicato nella riapertura delle scuole, «in presenza e in tutta sicurezza», uno degli obiettivi primari per il governo — «una priorità». E per questo si è rivolto ieri in particolare ai giovani, chiedendo loro di usare «tutta la cautela possibile». «Capisco che c’è volontà di uscire, di vivere dopo i mesi di lockdown — ha sottolineato il ministro — ma se contagiano genitori o nonni rischiano i produrre un danno reale. Al momento abbiamo lasciato tre regole fondamentali, che valgono per i giovani ma valgono per tutti: indossare la mascherina, obbligatoria al chiuso ma va indossata anche all’aperto se c’è il rischio di incrociare altre persone; il distanziamento di un metro; lavarsi le mani».

Sono queste, ha detto, le «armi» che abbiamo contro Sars-CoV-2, il virus responsabile della malattia Covid-19. In attesa di un vaccino, che Speranza si augura «sia disponibile nel più breve tempo possibile», senza però, per ora, poter fare previsioni.

Fonte: CorrieredellaSera


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