L’uomo cerca nuovi spazi, dal 2000 costruite città artificiali estese quanto il Lussemburgo

Scritto da on 23 Marzo 2023

Dal 2000, con bonifiche e lavori vari, nel mondo l’uomo ha costruito terre artificiali abitabili per una superficie totale di 2.500 chilometri quadrati, l’equivalente del territorio del Lussemburgo. A rilevarlo è uno studio dell’Università di Southampton, pubblicato sulla rivista Earth’s Future, basato sull’analisi delle immagini satellitari che evidenziano come sono cambiate 135 grandi città’ per la loro espansione territoriale. Un ampliamento dello spazio vivibile che è stato per lo più guadagnato lungo le coste, generando una crescita significativa delle terre artificiali create dall’uomo. Gran parte delle recenti bonifiche dei terreni è avvenuta nel Sud del mondo, con Cina, Indonesia ed Emirati Arabi Uniti in testa. La sola Shanghai ha aggiunto circa 350 km2 di terreno. La maggior parte dei progetti sono stati guidati dall’espansione di porti, dalla necessità di spazio urbano e dall’industrializzazione, mentre in pochi casi si è trattato di progetti di “prestigio” come le isole a forma di palma di Dubai. La bonifica dei terreni ha un impatto immenso sull’ambiente, spesso con conseguente riempimento delle zone umide e disturbo irreversibile degli ecosistemi. “Nel Mar Giallo, ad esempio, più della metà delle piane di marea è andata persa principalmente a causa della bonifica”, ha riferito Dhritiraj Sengupta, dell’Università di Southampton. E purtroppo gran parte di queste nuove terre costiere probabilmente non durerà a lungo, con più di due terzi che saranno a rischio a causa dell’innalzamento estremo del livello del mare entro la fine del secolo.


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