Comuni dell’Area Urbana Funzionale, sono a rischio i finanziamenti: allarme dei sindacati

Scritto da on 19 Luglio 2023

Vi fanno parte Caltanissetta, Delia, Enna, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco e Sommatino. Ecco la nota congiunta di Rossana Moncada (Cgil), Emanuele Gallo (Cisl) e Salvatore Guttilla (Uil)

Tredici misure comunitarie con 200 milioni disponibili. I comuni dell’area nissena hanno a disposizione una potenza economica che stenta però a diventare opportunità. Alla collana delle occasioni mancate rischia di aggiungersi l’Area Urbana Funzionale della Sicilia centrale della quale fanno parte Caltanissetta, Delia, Enna, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco e Sommatino.

“Il tempo a disposizione per i dovuti adempimenti sta scadendo. La Regione Siciliana ha prorogato i termini fino al 31 luglio e non tutti i comuni aderenti li hanno rispettati, accusando un pericoloso ritardo”, scrivono in una nota congiunta Rosanna Moncada (segretaria generale Cgil Caltanissetta), Emanuele Gallo (segretario generale Cisl Agrigento e Caltanissetta), Salvatore Guttilla, (coordinatore Uil Caltanissetta). “Anche la proroga sta scadendo. In ballo ci sono importanti risorse economiche che possono dare ossigeno a un territorio in difficoltà”.

“Siamo seriamente preoccupati – affermano i dirigenti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Rosanna Moncada, Emanuele Gallo e Salvatore Guttilla –: in ballo ci sono investimenti che possono accrescere la competitività, l’attrattività, la transizione ecologica e digitale delle aree individuate nonché dare un forte impulso economico. L’Unione Comuni Fua di Caltanissetta deve accelerare i processi per salvare quelle risorse economiche che sono ossigeno”.

Una manifestazione sindacale

I tre sindacalisti proseguono: “Non è accettabile che si proceda senza tenere conto delle scadenze. Non si lancia un bel segnale ai cittadini che rischiano di pagare cara l’inefficienza della macchina pubblica. In forte pregiudizio ci sono investimenti e occupazione. Non esistono altri modi per invertire un trend negativo che si specchia nel declino demografico e nella desertificazione di intere aree a livello regionale causata dell’abbandono della propria terra”.

“Bisogna esser consapevoli, sul tavolo dell’economia la Sicilia centrale può giocarsi le carte dell’agroalimentare, del turismo, delle bellezze naturali e architettoniche. Come sindacati siamo disponibili al confronto produttivo – concludono – ma auspichiamo un serio impegno che scongiuri il mancato avvio del Fua Sicilia centrale che, fino ad oggi, ha incorporato entusiasmo, ritardi, schermaglie politiche. Gli ultimi due elementi alla causa non servono proprio”.

MICHELE BRUCCHERI

 


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