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Agrigento. “Ad Agrigento il “viadotto Morandi” è stato chiuso nel marzo del 2015, riaperto dopo alcuni interventi e chiuso definitivamente nel maggio del 2017. I lavori dovrebbero terminare nel 2021. Genova festeggia il varo del nuovo viadotto che sostituisce il “Morandi” 623 giorni dopo il tragico crollo dell’agosto 2018. Meno di un anno di lavori”
Il sindaco di Agrigento Lillo Firetto traccia un parallelo tra i due ponti, uniti dal nome del progettista, ma distinti per sorte. Per il primo cittadino agrigentino “il futuro dell’Italia non deve essere più a due velocità”.
Il sindaco Firetto parla anche del ponte Petrusa sulla statale 640. Per il quale, ricorda, “non sono bastati tre anni per ultimarlo. E di altre “infrastrutture indispensabili”, come la Agrigento – Palermo e la Agrigento – Caltanissetta, col suo raccordo alla A 19 Palermo – Catania. Arterie per le quali, ricorda ancora il primo cittadino di Agrigento, “non sono bastati 30 anni a garantirne il completamento”.
Per il sindaco Firetto “non si può pensare che la Sicilia riparta a motore spento. La ripartenza in un territorio che non può contare su infrastrutture minime sarà ancora più difficile del resto d’Italia”. Il primo cittadino della città dei templi elenca quindi le opere che occorrerebbe realizzare in Sicilia: “La velocizzazione della rete ferroviaria; strade adeguate senza deviazioni e semafori sulla Statale 189 e sulla 115; adeguamenti dei porti e dei porticcioli turistici”.
Ad Agrigento, in particolare, conclude il sindaco Firetto, “un minimo di infrastrutture che consentano di stare al passo con quella parte d’Italia che oggi si erge a simbolo di rinascita”. Facendo ovvio riferimento a Genova.
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