Dentro al seme potrebbe apparire la forma di una posata come una forchetta, un coltello o un cucchiaio

Secondo la tradizione contadina la presenza di ogni tipo di posata era un segno che consentiva di prevedere l’andamento dell’inverno.

  • Con il coltello ci sarà freddo pungente
  • Con la forchetta si prevede un inverno mite
  • Con un cucchiaio ci sarà tanta neve da spalare

Naturalmente le previsioni popolari basate sui semi di cachi erano tutto fuorché basate su un ragionamento scientifico, e l’unica funzione dell’apertura del germoglio è quello di divertirsi e ricordare un’antica e folkloristica tradizione delle campagne.

 

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Il seme del cachi si presta inoltre ad altre interpretazioni, come quella che in Sicilia vuole che la raffigurazione della posata sia invece la “manuzza di Maria”, particolare che ha reso il seme un oggetto sacro.

Nella zona della Campania l’interno del frutto era invece interpretato come una raffigurazione del Cristo in croce, credenza che ha generato un nome unico per il Cachi in napoletano:

Qualunque significato pareidolitico si voglia scorgere nelle viscere del cachi, la sua bontà e le sue qualità nutritive lo hanno fatto diffondere in Italia a partire dalla metà/fine ‘800 sino a oggi, importato dalla Cina e rapidamente diffuso nelle campagne italiane.

L’albero del Cachi (il cui frutto viene comunemente chiamato “caco” per l’antico errore di considerare il nome il plurale della parola) viene considerato in Cina un vegetale prodigioso, accreditato nella tradizione di ben sette virtù:

  • Vita lunghissima della pianta
  • Foglie che donano grande ombra
  • Non attaccato dai parassiti
  • Le foglie giallo/rosse sono una vivace decorazione autunnale
  • Il legno fa un ottimo fuoco
  • L’abbondante fogliame offre un abbondante concime per le piante

Fonte: Vmagazine.it