Incontro tra associazioni a Caltanissetta in favore delle donne vittime di violenza

Ester Vitale: “Un’opportunità unica per scambiare conoscenze, esperienze e strategie di intervento. Insieme si deve lavorare per creare una rete di sostegno solida e tempestiva”

Meeting tra associazioni nissene. “Dal dibattito è emersa in primo luogo la necessità di incontrare gli altri soggetti che agiscono sul territorio in contrasto alla violenza di genere: Polizia, Carabinieri, Operatori di Pronto Soccorso”, scrive nel comunicato stampa inviato alla nostra redazione dalla portavoce dell’associazione Onde donneinmovimento, Ester Vitale.

Un incontro, lunedì scorso, tra l’associazione Onde donneinmovimento e il centro antiviolenza Galatea di Caltanissetta. Erano presenti anche esponenti della Cooperativa Etnos e di Governo di Lei, comunica la nota.

“Il centro antiviolenza rappresenta un punto di riferimento cruciale per le donne vittime di violenza, offrendo loro assistenza legale, psicologica e sociale”, prosegue il comunicato stampa. L’incontro tra queste realtà “è un’opportunità unica per scambiare conoscenze, esperienze e strategie di intervento. Insieme si deve lavorare per creare una rete di sostegno solida e tempestiva per le donne vittime di violenza, migliorando l’efficacia delle azioni di prevenzione e di contrasto a questo grave fenomeno”.

“Naturalmente – continua Etser Vitale – sarebbe auspicabile che questi incontri avvenissero con una certa costanza e frequenza, in modo da favorire una collaborazione continua. È emersa, altresì, la volontà di ampliare il Coordinamento cittadino contro la violenza di genere invitando a farne parte altre Associazioni che hanno a cuore la tutela dei diritti delle donne; di riprendere, dopo i tristi anni della pandemia, le azioni di sensibilizzazione e prevenzione della violenza di genere; di agire, di concerto anche con la Consulta Femminile Comunale, per risolvere – conclude – criticità e difficoltà che possono compromettere la capacità del Centro di fornire servizi adeguati alle persone vittime di violenza”.

MICHELE BRUCCHERI

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