Michele Bruccheri intervista l’autrice pugliese Antonella Tamiano
Scritto da Michele Bruccheri on 5 Novembre 2023
“Rose rosse e versi d’amore” è il nuovo libro della scrittrice e poetessa leccese. Al nostro microfono anticipa che sta lavorando ad un nuovo romanzo. E spera di pubblicarlo il prossimo anno
Nuovo libro per l’autrice pugliese Antonella Tamiano. S’intitola “Rose rosse e versi d’amore”. Sono, fondamentalmente, liriche d’ispirazione amorosa, “di un amore profondo e totalizzante”, come sta scritto nella quarta di copertina.
Antonella Tamiano è non solo scrittrice e poetessa leccese, ma è anche pittrice. Laureata in Beni Culturali, vanta una pregevole carriera artistica. Ha già pubblicato diversi libri che hanno sempre ottenuto un notevole successo. È del 2014 il primo romanzo “partorito”. L’anno seguente nasce una silloge di poesie.
Nel 2016 pubblica un bio-romanzo e l’anno seguente è il turno di “Come frammenti di stelle”. Ed ancora: nel 2019 esce il romanzo “Silenziosi riflessi di un’artista minore” e poi la favola “Nerina Giramondo (2020). Le sue splendide opere poetiche sono state tradotte in varie lingue e alcune sono state inserite nelle antologie.
Ha conquistato numerosi premi e trofei prestigiosi, nella narrativa e nella poesia. I suoi libri, inoltre, sono stati adottati nelle scuole come testi di lettura. Al nostro microfono anticipa che sta lavorando alacremente ad un nuovo romanzo che spera di pubblicare il prossimo anno: “Anche in questo libro – conclude – parlerò d’arte”.
“Rose rosse e versi d’amore” è la tua nuova creatura poetica. Ce lo illustri, questo libro, nelle sue linee generali?
Ciao, caro Michele. Grazie per l’invito, come sempre sono entusiasta delle nostre interviste e felicissima di poter raccontare della mia nuova creatura. Dal titolo “Rose rosse e versi d’amore” fa già intendere la tematica predominante, una raccolta poetica dedicata all’amore. Finora non avevo mai raccolto versi unicamente dedicati al tema dell’amore romantico. Le mie poesie come tu sai, trattano diversi argomenti, amo spaziare così come faccio nella prosa. Scrivendo di vario genere, non è un mistero il mio grande amore per l’arte, e si sa che ogni artista “sperimenta sempre”.
Prosegui…
Quindi non mi sono mai veramente identificata in un genere piuttosto che in un altro. Stavolta invece ho voluto raccogliere tutti versi d’amore. In questo libro vi è un connubio tra pittura e scrittura. La copertina è un mio dipinto nato proprio ad ispirazione delle liriche contenute all’interno del volume. Arte e scrittura in un’unica opera.
Il libro l’hai dedicato a tuo padre Rinaldo con la dedica: con tutto il mio amore. È così?
Mio padre è sempre stato il mio più grande sostenitore. Lui ha sempre amato l’arte nonostante non l’avesse mai praticata. Amava la musica, i grandi classici, la pittura, la scultura e i film d’epoca che hanno fatto la storia del cinema. Fin da bambina m’incoraggiava soprattutto quando ho iniziato a muovere i primi passi sulla pittura e la scrittura poi. Mi ha insegnato tanto, ha sempre avuto un gran cuore e tanta sensibilità per il bello. Si circondava di amici artisti e ogni tanto voleva lo accompagnassi nelle loro botteghe, dove l’odore delle tempere si mescolava con quello dei colori ad olio e dei vari solventi.
C’è anche una tua lirica, a lui dedicata: “Ti aspetterò sempre”. Come è nata?
Mio padre non è più con me da due anni, ciò nonostante mi è sempre vicino, riesco a percepire, ad avvertire la sua vicinanza. In questa lirica a lui dedicata racconto di come pur lontani riusciamo a essere vicini incontrandoci nei sogni dove tutto è possibile. In quel mondo sommerso, magico dove l’anima durante il sogno si stacca dal corpo e vaga libera e leggera.
So che questa tua raccolta poetica ha avuto un prestigioso premio in Calabria, a Catanzaro. Me lo confermi?
Sono stata premiata con la prestigiosa targa “Alfiere dell’arte e della poesia” nella sezione dedicata al libro inedito. Un premio conferito dal Consiglio Direttivo fondato e diretto da Vincenzo Ursini. Gli autori che sono stati individuati come meritevoli di tale riconoscimento. Sono stati 40 autori e artisti di tutta Italia, premiati con la targa di “Alfiere dell’arte e della poesia” dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro. Questo prestigioso riconoscimento dalla forte carica simbolica, un premio speciale riservato ad artisti, scrittori e poeti avvicinati dal desiderio di divulgare la cultura, non solo del nostro paese anche all’estero, al fine di promuovere l’arte e la poesia italiana nel mondo.
Il libro vanta la prefazione di Francesco V. Calabrese. Succintamente, cosa scrive su di te e sul libro?
Il docente Francesco Calabrese ha scritto la prefazione di questo libro, e devo confidarti che le sue parole mi hanno toccata profondamente. Già in passato ho avuto questo privilegio con il mio romanzo “Silenziosi riflessi di un artista minore” dove anche lì si è occupato della prefazione. Il docente è specializzato in letteratura classica e storia dell’arte. La nostra amicizia è nata diversi anni fa quando presentò uno dei miei libri nella libreria Ubik di Potenza…
Continua, Antonella.
Per usare le sue parole riporto una parte della bellissima prefazione del libro: “L’amore è senza tempo e non smette di interrogare anche i poeti contemporanei come Antonella. La sua scrittura è potente, vibrante, riesce a parlare per immagini. Leggere i suoi componimenti è come ammirare un quadro. Si rimane incantati dinanzi ad una sapiente armonia di colori con la certezza di essere in una dimensione affascinante. Le sue poesie rappresentano un crescendo, il loro ritmo è incalzante. I versi sono il riflesso di un cuore in trepido e sempre alla ricerca. Sono scintille in grado di far divampare le fiamme delle emozioni. Antonella esplora il lessico del cuore con termini dal profondo carattere evocativo. L’amore domina i pensieri, si esprime in profumi barocchi…”.
Noi siamo amici di vecchia data e, spesso, abbiamo realizzato delle interviste. Parlando di te, delle tue opere letterarie e pittoriche. Chi non ci avesse seguito con costanza, ti presenti ai nostri lettori digitali?
Con immenso piacere caro Michele, esordisco ai lettori de La Voce del Nisseno e di Radio Rcs Sicilia dicendo che “amo fare arte”. Premesso che sia tanto la scrittura che la pittura sono due grandi forme d’arte. Entrambe consentono di creare esprimendo emozioni, a prescindere dallo strumento utilizzato, che può essere la penna o il pennello. Fin da piccola ho sempre amato la compagnia della matita, era la mia amica inseparabile. Dopo aver terminato i compiti, avevo dei quaderni che rappresentavano una specie di diario segreto. All’interno realizzavo disegni, scrivevo dei pensieri, poesie, canzoni e persino qualche filastrocca. I docenti per tutto il mio percorso di studi, hanno sempre esaltato le mie qualità artistiche, ma ancor prima mio padre che mi ha sempre sostenuta.
Vai avanti…
A scuola ero considerata da tutti una bravissima pittrice, invece riguardo la scrittura, inizialmente ero un po’ più schiva quindi tenevo per me le mie produzioni letterarie. Successivamente è prevalsa quella voglia, di voler condividere con il mondo anche la passione per la scrittura ed eccomi qui! Ho pubblicato il mio primo romanzo nel 2014, che mi ha dato il “LA” per continuare a scrivere e mostrare la mia passione per la scrittura al pari della pittura.
Hai ottenuto grandi soddisfazioni, nel corso degli anni. Qual è il bilancio, ad oggi?
Mi ritengo fortunata di quello che sono riuscita a raggiungere, mi auguro di continuare sempre con la stessa dinamicità perché ho ancora tanto da dire sia attraverso i pennelli sia attraverso la penna. La bellezza salverà il mondo affermava Fëdor Dostoevskij, mai come oggi è frase più attuale. La bellezza custodita nell’arte tra pittura e scrittura mi ha sempre aiutata, sono state e continuano ad essere terapeutiche, sono il balsamo della mia vita.
Sono poco meno di quaranta le liriche contenute nel tuo volume. Ce ne regali una?
Con immenso piacere, quella che vorrei proporre dal titolo “Baciami” è una lirica dove descrivo la bellezza e la forza dell’amore. Quel sentimento unico, puro e vero che ci dovrebbe essere tra due persone. Sentimento che spesso viene frainteso, anche nella nostra contemporaneità. Troppo spesso assistiamo passivamente sui notiziari di amori malati, vera e propria forza distruttiva. Dove erroneamente si è ancora portati a credere che l’amore in alcuni rapporti viene identificato come possesso. Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Onu nel 1999. In ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Oggi più che mai la violenza sulle donne è una piaga sociale. Ed io mi sento di dire che il vero amore “moltiplica” non “divide” altrimenti non sarebbe tale.
Mi piace questo concetto: il vero amore “moltiplica” e non “divide”.
Si dovrebbe educare all’amore, al rispetto, bisognerebbe farlo soprattutto tra i più piccoli, nelle scuole. Nel mio piccolo, nonostante abbia altre competenze mi trovo spesso a parlare con i ragazzi sia d’amore universale, sia di rispetto. Siamo noi la società e dobbiamo istruire, alla bellezza, alla gentilezza all’amore vero, senza aspettarsi mai nulla in cambio. “Perché il vero dono è nel nostro donare”.
BACIAMI
Nei tuoi occhi
ho ritrovato la primavera,
tra mille funi sospese
di stagioni barcollanti.
Ci nascondiamo
nello stesso respiro
che non teme il bagliore del giorno
Tienimi le mie mani
conduci in luoghi agresti,
dove le stelle sono grandi come la luna.
Fammi ascoltare quella musica che infiamma
e senza proferir parola
nella penombra
baciami ancora.
Un’ultima domanda. Solitamente sei un fiume in piena e con regolarità pubblichi qualcosa. Cosa stai preparando? Cosa bolle in pentola, dopo “Rose rosse e versi d’amore”?
Hai perfettamente ragione, non mi fermo mai. In corso di scrittura vi è il nuovo romanzo che spero di pubblicare per il 2024. Non voglio spoilerare nulla, ciò nonostante un’indicazione la svelo. Anche in questo libro parlerò d’arte.
MICHELE BRUCCHERI
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