Tra i settori più colpiti dalla chiusura dei ristoranti e dei locali pubblici in Europa c’è quello vinicolo.

Secondo l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino il lockdown potrebbe provocare una riduzione del 35 per cento del volume delle vendite e il dimezzamento del loro valore. I produttori di vino hanno capito che alla prossima vendemmia le loro cantine potrebbero essere troppo piene per immagazzinare la nuova annata, ed hanno chiesto all’Unione europea di finanziare il ricorso alla distillazione d’emergenza per ridurre il prodotto in eccesso.

Le cooperative di produttori francesi, italiani e spagnoli hanno scritto alla Commissione europea chiedendo di destinare 350 milioni di euro per trasformare l’equivalente di un miliardo di bottiglie di vino in etanolo (che potrebbe poi essere usato come disinfettante).

Tra le altre soluzioni proposte ci sono lo stoccaggio d’emergenza e la cosiddetta vendemmia verde, cioè la raccolta e la distruzione dei grappoli non ancora maturi. Per il momento però Bruxelles rifiuta di stanziare fondi supplementari e sostiene che le misure d’emergenza dovranno essere finanziate con i fondi esistenti.

Fonte: Internazionale